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Obiettivo Uguaglianza

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Ai due estremi della società vi sono le persone che godono di privilegi e quelle che subiscono discriminazioni. Tra i due gruppi, coloro che galleggiano , lambendo ora un polo, ora l’altro. Nel gruppo dei discriminati ci sono anche le persone LGBT . Esse vengono discriminate dai repressi sessuali al potere che aderiscono acriticamente all’ ideologia eteronormativa . Discriminare significa letteralmente separare , differenziare . Le discriminazioni , quindi, generano disparità , esattamente come i privilegi di cui alcuni godono. Disparità di fronte alla legge, ad esempio. Si crede fermamente che non sia più rinviabile oltre il momento di rivendicare un riequilibrio della “bilancia sociale” . Bisogna, quindi, combattere le discriminazioni e puntare all’uguaglianza di trattamento. E per arrivare all’uguaglianza, si deve intervenire energicamente sui meccanismi che consentono ad alcuni di trarre vantaggio dalle disuguaglianze sociali. Per bloccare tali storture, si deve agire su ...

Le vecchie zie si raccontano

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Ho intervistato Andrea Pini nel 2012 in occasione della presentazione pubblica del suo Quando eravamo froci al Teatro Donizetti di Bergamo. Non ricordo più la ragione per la quale, allora, non avevo anche pubblicato una recensione al saggio. Rimedio ora . ———— Quando eravamo froci di Andrea Pini edito da il Saggiatore è un saggio di cui si consiglia la lettura, sia perché racconta un mondo che non esiste più e sia perché lo fa in maniera davvero assai piacevole. La prima parte del volume è più strettamente saggistica e in essa Pini informa il lettore di oggi relativamente a come si viveva l’omosessualità negli Anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Di come essa veniva “rappresentata” sui giornali; quali erano i posti in cui “si incontrava”; con chi ci si appartava; quali le condanne e i tentativi di repressione messi in atto dai “tutori della pubblica morale”. La seconda parte del volume, invece, lascia la parola agli omosessuali che, negli Anni Cinquanta, avevano venti an...

Lo zibaldone gay di Dustan

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Nicolas Pages di Guillaume Dustan , edito in Italia da Castelvecchi, è un libro fondamentale per comprendere cosa significhi Liberazione omosessuale , ma se hai ingerito un manico di scopa, non è il genere di libro che fa per te. Non lo è perché Dustan racconta la vita (quella vera); dice la verità (fino in fondo e con crudezza); usa un linguaggio diretto e al limite del brutale; guarda il lettore negli occhi e gli parla con franchezza. Gli rivela le gioie e i segreti del sesso estremo e delle droghe; descrive i corpi sudati che ballano nei locali gay; rievoca gli ambienti saturi di fantasie virili; rivendica il diritto di disporre completamente del proprio corpo; parla liberamente di disagio, malattia e sieropositività; di sesso non protetto; e di Amore (tra uomini, ovviamente; incasinato, ovviamente). E, facendolo, scrive di Liberazione : liberazione sessuale; liberazione amorosa; liberazione individuale; liberazione collettiva. Di come sia difficile liberarsi dalle catene imposte ...

Alessandro e il doppio fallimento

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Alessandro. Romanzo dell’utopia di Klaus Mann (1906 - 1949), edito in Italia da Castelvecchi nella traduzione di Gianni Bertocchini, è un romanzo complesso che ripercorre la biografia di Alessandro Magno dall’infanzia alla morte. Un testo che può essere letto su più piani, dal meramente biografico al metaforico (in ragione della volontà di Alessandro di raggiungere l’ infinito e/o, nel finale del romanzo, in virtù dell’allusivo parallelismo tra il condottiero e Cristo), e che fu pubblicato in Germania nel 1929 dall’allora 23enne secondogenito di Thomas Mann (1875 - 1955), proprio in quell’anno insignito del Premio Nobel per la Letteratura. Un romanzo il cui secondo paragrafo inizia con una frase che potrebbe essere letta anche come una dichiarazione autobiografica , seppur riferita al piccolo Alessandro: «La vita era bellissima, fintanto che il padre rimaneva nell’ombra.». Noto ai biografi, infatti, è il dissidio tra Mann padre e Mann figlio , dovuto anche alla differenza con cui i...

Matteo B. Bianchi, Tondelli e la letteratura omosessuale | Intervista del 2002

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Ho intervistato Matteo B. Bianchi il 2.9.2002 per un sito dedicato a Pier Vittorio Tondelli che oggi non è più online (forse da molti anni). L’intervista si svolse nei giardini di via Palestro a Milano (proprio da quel 2002 intitolati a Indro Montanelli) e durante l’incontro ho scattato a Matteo B. Bianchi la foto che pubblico qui. Durante l’intervista, oltre che di Tondelli, abbiamo parlato anche di un paio di libri dello stesso Bianchi e della letteratura omosessuale . Ripropongo qui l’intervista così come l’ho trascritta, non essendo minimamente in grado di stabilire se era andata online integralmente o meno. ____________________ Intervista a Matteo B. Bianchi del 2/9/02 Di Danilo Ruocco - Quando si parla di Tondelli che cosa ti viene in mente? - Tante cose, a iniziare dai ricordi personali: ho avuto la fortuna di conoscere Pier in un momento importante per me, perché da poco avevo iniziato a dedicarmi con serietà alla scrittura e Tondelli era l’unica figura letteraria di riferim...